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The Masters: storia e curiosità del prestigioso torneo di golf di Augusta National Golf Club

The Masters è uno dei tornei di golf più prestigiosi e antichi del mondo, che si tiene annualmente a Augusta, in Georgia, negli Stati Uniti, al campo da golf dell’Augusta National Golf Club. Il torneo è stato fondato nel 1934 da Bobby Jones e Clifford Roberts ed è stato il primo torneo major ad essere organizzato negli Stati Uniti.

The Masters: chi non vorrebbe giocarci?

Il torneo di golf “The Masters” è uno dei più prestigiosi eventi sportivi al mondo, che si tiene ogni anno a Augusta, in Georgia, negli Stati Uniti. Il torneo è stato fondato nel 1934 da Bobby Jones, uno dei più grandi golfisti della storia, insieme al banchiere Clifford Roberts.

Jones e Roberts avevano una visione ambiziosa per il loro torneo, che volevano trasformare in un evento esclusivo e di alto livello per i migliori golfisti del mondo. Avevano anche in mente un percorso di golf unico, che sarebbe diventato noto come Augusta National Golf Club.

La costruzione del campo da golf fu affidata all’architetto Alister MacKenzie, che collaborò con Jones e Roberts per creare un percorso di 18 buche che si adattasse alla topografia naturale del terreno. Il corso di Augusta National si distingue per i suoi ampi, verdi e ben curati fairway, i suoi verdi rapidi e impegnativi e gli ostacoli d’acqua strategicamente posizionati.

Il primo torneo “The Masters” si tenne nel 1934 e vide la partecipazione di 72 golfisti provenienti da tutto il mondo. Fu un grande successo, tanto che il torneo divenne rapidamente uno dei più importanti eventi del circuito professionistico di golf.

Negli anni successivi, “The Masters” è diventato un appuntamento fisso per tutti i golfisti di élite, con molti dei più grandi nomi della storia del golf che hanno vinto il torneo, tra cui Jack Nicklaus, Arnold Palmer, Tiger Woods e Phil Mickelson.

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Arriva Aprile, arriva il The Masters!

The Masters si svolge ogni anno nella prima settimana di aprile ed è conosciuto per i suoi verdi perfetti e la bellezza del campo da golf, che è considerato uno dei più belli del mondo. Il torneo prevede la partecipazione di 87 giocatori, selezionati in base ai loro risultati nei tornei precedenti e alle classifiche mondiali.

Il torneo si svolge su quattro giorni e prevede un totale di 72 buche, con i giocatori che giocano 18 buche al giorno. Al termine delle prime due giornate, i primi 50 giocatori e i pari merito passano il taglio e si qualificano per le ultime due giornate.

Il vincitore del torneo riceve la giacca verde, un simbolo di prestigio nel mondo del golf, insieme a un premio in denaro di diverse centinaia di migliaia di dollari. Inoltre, il vincitore può scegliere il menu del pranzo del vincitore per l’anno successivo, un’altra tradizione unica del torneo.

The Masters è famoso anche per la cerimonia di premiazione, che si svolge sul campo da golf il lunedì successivo alla fine del torneo. Durante la cerimonia, il vincitore riceve la giacca verde e il trofeo, e tutti i partecipanti al torneo possono partecipare.

Il torneo è stato teatro di molti momenti memorabili, tra cui la leggendaria vittoria di Jack Nicklaus nel 1986, quando all’età di 46 anni vinse il torneo per la sesta volta, e la vittoria di Tiger Woods nel 2019, dopo un lungo periodo di inattività e problemi personali.

Un’altra delle storie più emozionanti legata alla competizione riguarda la vittoria di Tiger Woods al The Masters del 2019. Ve la raccontiamo.

Woods al The Masters del 2019

Woods nel 2019 era considerato uno dei più grandi giocatori di golf di tutti i tempi, ma negli anni precedenti aveva subito molti problemi personali e un lungo periodo di inattività a causa di diversi infortuni.

Molti appassionati di golf avevano perso la speranza che Woods sarebbe mai tornato al suo livello migliore, ma al The Masters del 2019, Woods ha dimostrato a tutti di essere ancora un avversario formidabile.

Dopo tre giorni di gioco, Woods si trovava al secondo posto a due colpi di distanza dal leader Francesco Molinari. Nel quarto e ultimo giorno di gioco, Woods ha fatto una spettacolare rimonta, con cinque birdie nelle ultime 12 buche, portandosi al primo posto.

La gara è stata molto emozionante, con molti cambiamenti in testa alla classifica. Tuttavia, Woods ha tenuto la sua posizione fino alla fine, vincendo il The Masters per la quinta volta nella sua carriera.

La vittoria di Woods ha suscitato molte emozioni tra i fan del golf, che hanno seguito la sua carriera fin dall’inizio. Woods stesso è stato molto emozionato dalla sua vittoria, abbracciando suo figlio e sua madre dopo la partita.

La vittoria di Woods al The Masters del 2019 è stata descritta come una delle più grandi rimonte nella storia del golf professionale, e ha dimostrato che anche i grandi campioni possono superare le avversità e tornare al successo.

Momenti memorabili

Tuttavia, non tutti i momenti memorabili del The Masters sono stati positivi. Nel 2013, il torneo è stato al centro di una controversia riguardante le sue politiche di esclusione.

Il Augusta National Golf Club, che ospita il The Masters, era noto per la sua politica di escludere le donne come membri a lungo termine. Nel 2012, tuttavia, la nuova amministratrice delegata, Virginia Rometty, era stata invitata a partecipare al torneo come CEO di IBM, uno degli sponsor principali del torneo. Tuttavia, Rometty non era stata invitata ad aderire al club come membro a lungo termine.

Ciò ha portato a una crescente pressione sul club da parte dei media e di alcuni sponsor del torneo, tra cui Coca-Cola e IBM, affinché cambiasse le sue politiche di esclusione. Nel 2013, il club ha finalmente annunciato che avrebbe accettato le donne come membri a lungo termine per la prima volta nella sua storia.

Un’altra storia famosa associata al The Masters riguarda la sfortunata sconfitta di Greg Norman nel 1996. Norman, noto anche come “il Grande Bianco Squalo”, era uno dei giocatori di golf più famosi al mondo all’epoca e sembrava destinato a vincere il The Masters di quell’anno.

Tuttavia, alla fine del terzo giorno di gioco, Norman aveva solo un colpo di vantaggio su un altro giocatore, Nick Faldo. Nel quarto e ultimo giorno, Norman ebbe un crollo improvviso e catastrofico, perdendo il torneo per cinque colpi.

La sconfitta di Norman è stata considerata una delle più grandi delusioni nella storia del golf professionale, e molti si chiedono ancora oggi come abbia potuto perdere un vantaggio così ampio in un solo giorno di gioco. Tuttavia, il suo spirito sportivo durante la cerimonia di premiazione è stato ampiamente elogiato, e Norman è rimasto un’importante figura nel mondo del golf anche dopo quella sconfitta.

Paul Fascianohttp://www.circolodelgolf.it
Paul k. Fasciano è un Mental Coach prestato al mondo del golf e della comunicazione. E' anche Consulente, Editore e Autore. EMCC Ambassador.
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