In una giornata d’ottobre così perfetta che sembrava uscita da una cartolina, il San Donato Golf ha ospitato il primo Trofeo Gruppo Iannini. Questo angolo incantevole di Abruzzo è situato in un paesaggio montano da togliere il fiato, e con le sue altitudini che superano i 2000 metri, è difficile immaginare un luogo più lontano dalle classiche immagini di campi da golf verdissimi e piatti. Qui, però, tra colline scoscese e aria frizzante, si svolge una delle storie di passione sportiva più straordinarie che l’Italia possa offrire.
Il San Donato Golf, fondato 22 anni fa dal dottor Antonio Cicchetti e da un gruppo di amici con il sogno di creare un’oasi sportiva tra le montagne abruzzesi, si distingue per la sua unicità. Mentre molti circoli di golf cercano di emulare la perfezione dei campi scozzesi o americani, San Donato ha scelto di abbracciare la sua natura selvaggia. Con un percorso di nove buche che mette alla prova anche i giocatori più esperti, ogni colpo richiede una precisione quasi chirurgica, soprattutto con il vento montano che fa sentire la sua presenza.
Durante il torneo, il Presidente del San Donato Golf, l’ingegner Paolo Cicchetti, ha presentato con grande orgoglio il nuovo direttore del circolo, Leonardo Tedeschi, che ha deciso di trasferirsi stabilmente nel borgo di Santi di Preturo, abbandonando la frenesia della vita urbana per abbracciare la tranquillità di questo angolo nascosto d’Italia. Tedeschi, oltre a portare con sé una passione autentica per il golf, ha grandi piani per il futuro del club, tra cui l’espansione delle strutture e l’attrazione di un pubblico sempre più giovane e dinamico.
La sfida delle altitudini: un campo da golf tra i più difficili in Italia
Il campo di San Donato si estende in un’area che, per gli standard del golf tradizionale, potrebbe sembrare quasi impossibile. La montagna, con le sue pendenze e i suoi venti imprevedibili, trasforma ogni partita in una sfida non solo contro gli avversari, ma contro la natura stessa. Questa è la caratteristica che ha attirato la nostra attenzione: non un campo blasonato, ma un club che vale sicuramente la visita. Durante il torneo, molti partecipanti hanno lodato la particolarità del percorso, evidenziando come il campo richieda non solo abilità tecnica, ma anche una grande capacità di adattamento. Non c’è da stupirsi che il San Donato stia guadagnando una reputazione come uno dei campi più impegnativi d’Italia nonostante le sue nove buche.
Sul palco, insieme al Presidente Cicchetti e al nuovo direttore Tedeschi, è salito anche l’architetto Eliseo Iannini, promotore dell’evento e uno dei volti più noti nel circolo. Il Trofeo Gruppo Iannini ha visto una partecipazione straordinaria, con un numero record di giocatori iscritti. Tra i vincitori del torneo, spiccano Bruno Pacione nella categoria Junior, Leonardo Berardi (classe 2015) nella seconda categoria e Marino Ferrante nella prima categoria. Ma il vero protagonista della giornata è stato Fabio De Benedictis, giovane promessa aquilana classe 2003, che ha portato a casa il Trofeo con una performance impeccabile.
Il golf in Italia e il turismo sportivo: una nuova frontiera
Il successo del Trofeo Gruppo Iannini riflette una tendenza crescente nel panorama sportivo italiano a cui noi de Il Circolo del Golf, siamo particolarmente attenti. Negli ultimi anni, il golf ha visto una rinascita in Italia, grazie anche a eventi come la Ryder Cup 2023, ospitata per la prima volta nel nostro Paese, e che ha portato una nuova attenzione mediatica verso questo sport. L’Italia sta investendo sempre di più nel turismo sportivo, con campi da golf che spuntano in regioni come la Toscana e la Puglia, dove si cerca di combinare l’esperienza del gioco con quella del turismo enogastronomico e culturale.
Non solo: club come il San Donato Golf, con la loro posizione strategica e le loro peculiarità tecniche, stanno lentamente attirando un numero crescente di turisti stranieri. Un recente rapporto dell’Osservatorio Nazionale del Turismo ha evidenziato come il golf stia diventando uno dei principali driver del turismo di lusso in Italia. Diverse altre fonti confermano il dato, come ENIT e il Rapporto Altagamma. Secondo ENIT, il turismo golfistico ha già dimostrato di contribuire significativamente al PIL turistico nei paesi ospitanti grandi eventi, come la Ryder Cup 2023, e in Italia ci sono oltre 100 Golf Club a vocazione turistica. Il golf è oggi uno dei principali driver del turismo internazionale verso l’Italia, rappresentando circa il 14,4% delle attività sportive commercializzate.
Inoltre, il turismo di lusso in Italia, pur rappresentando una piccola frazione delle imprese turistiche totali, genera circa il 25% della spesa complessiva dei turisti, con una spesa complessiva di 25 miliardi di euro, secondo il Rapporto Altagamma. Questo segmento ha un forte potenziale di crescita, tanto che si prevede che potrebbe raggiungere fino a 60-100 miliardi di euro nei prossimi anni, se adeguatamente sviluppato
Circoli come il San Donato, che offrono esperienze uniche in contesti naturali spettacolari, stanno beneficiando di questa tendenza, e fanno la loro parte attirando visitatori non solo dall’Europa, ma anche da paesi come gli Stati Uniti e il Giappone.
Il futuro del San Donato Golf: grandi ambizioni e nuove sfide
Con l’entusiasmo del nuovo direttore Tedeschi e il sostegno del Gruppo Iannini, il San Donato Golf ha davanti a sé un futuro brillante. Come molti altri campi cosiddetti “minori” ha tutti gli ingredienti per diventare una destinazione ricercata per il contesto in cui è inserito e per la capacità di portare al golf molti curiosi e giovani sportivi nel territorio. Questo è un campo impegnativo, incastonato in una cornice naturale mozzafiato e con un team determinato a portarlo a nuovi livelli.
Fonti: Isnart, ENIT, Federturismo Confindustria