E’ con un ambìto premio tra le mani che Carlo Basciu si affaccia alla nuova stagione golfistica, illuminata da un 2023 strabiliante che lo incorona oggi (martedì 12 marzo 2024, ndr.) Miglior Golf Pro agli Italian Golf Awards nella cerimonia ufficiale presso il prestigioso Franciacorta Golf Club. Un sorriso contagioso che rivela tutta la passione e soddisfazione di questo allenatore che ha fatto del golf la sua ragione di vita; una frenesia e un vigore che lo hanno accompagnato sulle vie impervie della scalata professionistica di questo difficilissimo sport, che è insieme ossessione, amore, perseveranza e tecnica.
Da 25 anni Carlo Basciu è uno dei 5 Golf Pro che guidano l’Olgiata Golf Club: maestri e allenatori di eccezionali talenti, capaci di guidare verso il successo golfisti di ogni età e caratteristiche, i quali non di rado iniziano sin da piccoli questo percorso nel Club dei Giovani.
E’ alla leadership appassionata di allenatori come Basciu che bisogna guardare per comprendere da vicino il successo di giovani campioni del calibro di Filippo Celli e Francesca Fiorellini, ma anche di Renato Paratore ed Enrico Di Nitto.
Intervistando alcuni di loro, mi stupivo di come ogni volta risuonasse prepotentemente il nome di Carlo Basciu, finché non ho avuto l’onore di incontrarlo personalmente qualche giorno fa, con l’opportunità di conoscere finalmente l’uomo dietro al personaggio: la sua esperienza di vita, la sua speciale verve e naturale capacità comunicativa, hanno dato le risposte al grande rispetto e ammirazione che lo circondano.
Il premio come Miglior Golf Pro agli Italian Golf Awards 2023, conferitogli oggi dalla PGAI (l’Associazione Italiana Professionisti del Golf), ha consacrato la sua dedizione all’insegnamento e il suo talento nello sviluppo dei giocatori professionisti e di altissimo livello.
Un settore agonistico, quindi, questo dell’Olgiata, trainato dalla figura di Carlo Basciu, il quale però ci svelerà che la vera forza per raggiungere il successo è il lavoro di squadra: tutti e 5 i golf pro dell’Olgiata (Daniele Bagliano, Mattia Miloro, Aldo Trillini, Alessandro Trillini e lo stesso Basciu) infatti, sono fondamentali alla causa e contribuiscono a vari livelli alla crescita del club giovanile.
L’intervista a Carlo Basciu
Gli inizi della carriera golfistica
Carlo, iniziamo raccontando di come è iniziata la tua carriera e dei tuoi 25 anni all’Olgiata Golf Club
La mia carriera sui campi da golf è iniziata ben prima che arrivassi all’Olgiata, partecipando da ragazzo ai maggiori tornei con la Nazionale Giovanile e al Challenge Tour. Dopo un po’ di anni che provavo a sfondare come professionista, mi è stata offerta l’occasione di insegnare nel settore giovanile agonistico del club dell’Olgiata, e nel 1999 è iniziata questa avventura. E’ stato un percorso di crescita costante, perché 25 anni fa non ero assolutamente in grado di fare tutto quello che ho costruito oggi, lavorando negli anni, anche con gli altri maestri. Abbiamo formato tantissimi giocatori, e adesso, guardandoci indietro, riconosciamo l’enorme lavoro fatto nel lungo periodo, soprattutto nel settore giovanile che è uno dei più rinomati in Italia. Abbiamo inoltre dei metodi moderni di allenamento e di analisi che danno ulteriore valore al nostro lavoro.
Metodi di allenamento e analisi
Descriviamo quali sono questi moderni metodi di allenamento e analisi?
La tecnologia galoppa quindi per avere delle analisi chiare sui gesti tecnici degli atleti si utilizzano vari device. Io utilizzo il TrackMan (un radar che analizza il volo della palla per tutto il suo percorso e il movimento che fa il bastone per colpire la palla) e il Capto (un radar che si applica al putt per verificare i piccoli spostamenti della faccia del bastone e la traiettoria). Tengo a dire che il putt è il settore più importante del golf! Se non si impara a fare un buon gioco corto è difficile che si raggiungano grandi risultati. Oltre al TrackMan e al Capto utilizziamo delle pedane, le Smart2Move, che sono delle Force Plates: i giocatori praticano su queste pedane che sono collegate a un software che rileva in tempo reale su un video tutti gli spostamenti delle pressioni che il giocatore esercita sul terreno durante lo swing.
I giovani campioni dell’Olgiata Golf Club: Celli e Fiorellini
A proposito di questo, raccontaci dei campioni che sono stati formati e allenati da te. Abbiamo intervistato Filippo Celli, Francesca Fiorellini, Elena Verticchio, e tutti ci hanno parlato di Carlo Basciu!
Addirittura! Beh, io non posso che raccontare delle esperienze bellissime. Per me è una soddisfazione immensa insegnare ai giovani e seguirli nel loro percorso di crescita, golfistica e personale. Ma ci tengo a dire che anche gli allenatori hanno bisogno dei talenti individuali per brillare, perché ogni performance e ogni percorso di allenamento raggiungono i massimi livelli solo se si è in due a crederci, maestro e allievo.
Dall’Olgiata sono usciti negli anni golfisti di fama internazionale: Francesca Fiorellini a 13 anni (ora ne ha 18, ndr.) era già al 130° posto del ranking mondiale; ha avuto tantissime soddisfazioni e raggiungerà altrettanti traguardi. Quest’anno va a giocare il Masters, ed è un’esperienza unica che capita a pochissime giocatrici nel mondo. Filippo Celli lo conosco da quando è piccolo, e i risultati che ha ottenuto si raggiungono solo con spirito di abnegazione e un grande lavoro di squadra fatto con tutti i tecnici che circondano questi giocatori: mental coach, nutrizionisti, preparatori atletici, tecnici di golf. Nonostante tutta questa struttura, tengo a precisare che il successo non è assicurato, perché il carattere del giocatore conta tantissimo.
Come si arriva al successo: carattere o allenamento
Quali sono le caratteristiche che agevolano la scalata al successo?
Un giocatore raggiunge ottimi risultati quando inizia il percorso da piccolo, con un buon insegnamento nei fondamentali, che in uno sport tecnico come il golf è importantissimo. Un giovane impostato con dei fondamentali corretti ha già delle ottime chance di arrivare a competere ad alto livello. Accanto a questi aspetti, abbiamo l’aspetto caratteriale del giocatore, che conta altrettanto: ci sono giocatori che amano la competizione, quindi si fatica ad allenarli perché hanno subito voglia di entrare in gara, altri invece che hanno bisogno di tanto allenamento perché devono sentirsi sicuri della loro preparazione.
Quale delle due tipologia è secondo te più vincente?
Per quella che è la mia esperienza, ho riscontrato che in entrambi i casi è possibile diventare golfisti di altissimo livello. Per esempio Francesca (Fiorellini, ndr.) e Filippo (Celli, ndr.) hanno due caratteri antitetici eppure entrambi stanno facendo cose straordinarie: Francesca, già a 12 anni si arrabbiava quando l’allenamento finiva perché voleva allenarsi di più; Filippo invece lo dovevo quasi costringere per farlo allenare, ma è arrivato comunque ad un livello molto alto!
Qui all’Olgiata si sono affacciati anche giocatori professionisti più grandi…
Sì, nel nostro settore agonistico si sono affacciati professionisti quali Renato Paratore ed Enrico Di Nitto, che giocano entrambi sul Challenge Tour e il DP World Tour. Lavorando con loro ho imparato che anche in questo caso ci sono enormi differenze caratteriali, e l’allenamento che funziona benissimo per uno, sarebbe assolutamente fallimentare per l’altro.
Riconoscimenti conferiti all’Olgiata Golf Club nel settore giovanile
Un’ultima battuta, Carlo, su questa onorificenza di cui è stato recentemente insignito il club dell’Olgiata per l’impegno profuso nell’attività giovanile, ovvero il Seminatore d’Oro. Te l’aspettavi?
Beh, per come è andata l’annata (il 2023, ndr.) effettivamente me lo aspettavo perché abbiamo ottenuto 5 titoli nazionali (individuali e a squadre), 3 titoli internazionali, e io sono stato premiato come Miglior Tecnico del 2023, quindi è difficile che il 2024 possa andare meglio!! Sappiamo che quando si arriva lissù è difficile rimanerci, ed è probabile avere un leggero calo, ma sono cicli, quindi noi dobbiamo essere bravi a perseguire questo lavoro con il settore giovanile e i ragazzi di 10-12 anni, perché ci permetterà tra 5-6 anni di avere le soddisfazioni che abbiamo avuto nel 2023. Come in tutti gli sport, ci sono delle annate fantastiche e altre un po’ meno, ma devo dire che qui all’Olgiata, nell’arco di questi 25 anni, anche nei momenti più calmi e bui abbiamo sempre portato a casa dei risultati per dire al mondo del golf “Ci siamo anche noi!”.