Inizia da lontano la passione per il golf di Robin Bichon, in un’isola dell’Atlantico famosa per il suo porto e le bellezze naturalistiche mozzafiato. Parliamo de La Rochelle, e per l’esattezza dell’Isola di Ré, luogo in cui Robin è nato e ha conosciuto da bambino il gioco che gli avrebbe cambiato la vita: il golf.
Ad oggi Robin Bichon è il superintendent dell’Olgiata Golf Club, ambiziosa posizione che ha raggiunto dopo anni di formazione ed esperienze in giro per il mondo, le quali lo hanno portato, all’età di 27 anni, a diventare il superintendent di uno dei campi da golf più prestigiosi d’Italia e d’Europa. Durante il nostro incontro ci ha raccontato la genesi di questa grande passione e il suo percorso professionale iniziato sui campi francesi. In questa intervista esclusiva, scopriamo cosa significa essere un superintendent, qual è il lavoro di squadra necessario per la manutenzione di un campo da golf, e quali sono le curiose sfide che Robin è stato chiamato ad affrontare durante la preparazione della Ryder Cup 2023 al Marco Simone Golf & Country Club.
L’inizio di una passione: come tutto ha avuto inizio
La carriera di Robin Bichon inizia quando aveva solo 15 anni in qualità di greenkeeper di un campo da golf. Sin dai primi giorni, l’ammirazione per il lavoro del superintendent lo ha fatto riflettere sulla possibilità di dedicarsi anche lui a quella professione. E così, dopo il liceo, un’esperienza in Nuova Zelanda e una laurea in agronomia, Robin si è specializzato proprio nella manutenzione dei campi sportivi. La sua formazione lo ha portato a lavorare in prestigiosi circoli, come il Golf de Saint-Cloud a Parigi e il St Andrews in Scozia, ma il desiderio di crescere e diventare superintendent lo ha spinto a cercare opportunità sempre nuove.
Differenze tra superintendent e greenkeeper
Con Robin abbiamo parlato ampiamente delle differenze tra il ruolo del greenkeeper e quello del superintendent: “I ‘giardinieri del golf’ (i greenkeeper) fanno parte della squadra capitanata dal responsabile del campo (il superintendent). Il superintendent ha solitamente due assistenti (Primo Assistente e Secondo Assistente), e insieme a loro coordina il lavoro di tutti i greenkeeper presenti nella squadra. Ascendere dal livello di greenkeeper a quello di assistente, e infine di superintendent, è stato cruciale per la crescita professionale di Robin: dal ruolo di secondo assistente al Marco Simone in vista della Ryder Cup, è poi diventato superintendent dell’Olgiata Golf Club dalla primavera 2024.
La passione per il golf sin da bambino
La passione di Robin per il golf nasce grazie al nonno, che lo ha introdotto al gioco quando aveva solo 9 anni. Nonostante abbia iniziato a giocare seriamente, non ha mai desiderato diventare un professionista, preferendo il lavoro sul campo. “Mi sono reso conto che mi piaceva troppo lavorare sul campo e che non volevo giocare a livello professionistico,” racconta Robin.
L’esperienza al Marco Simone e la Ryder Cup 2023
Il passaggio al Marco Simone è stato un’opportunità unica per Robin. “Nel 2021 sono stato chiamato dal circolo in veste di greenkeeper, ma dopo pochi mesi mi hanno proposto di diventare secondo assistente,” ricorda. Durante i preparativi per la Ryder Cup, Robin e il suo team hanno avuto la responsabilità di gestire sei buche ciascuno, lavorando con 110 greenkeeper per garantire un campo impeccabile che fosse pronto al grande evento.
Le tecniche di manutenzione utilizzate sul campo
Dialogando con il nostro superintendent, abbiamo appreso le tecniche principali utilizzate per mantenere il prato in condizioni ottimali: la carotatura, il verticut, la chiodatura e il topdressing. Queste tecniche aiutano a gestire il feltro – lo strato di materia organica in decomposizione sulla superficie del prato – che può ostacolare la permeabilità dell’acqua e favorire malattie. “Per preparare un evento di risonanza mondiale, si intensificano tutte queste attività,” spiega Robin.
Lavorare all’Olgiata Golf Club
Dopo l’esperienza al Marco Simone, Robin è diventato superintendent dell’Olgiata Golf Club, un circolo più orientato ai soci che a eventi internazionali. “Mi trovo molto bene,” afferma Robin. “Qui il nostro obiettivo è mantenere i green perfetti ogni giorno e lavorare al meglio con la mia squadra, osservando le esigenze dei soci.” Robin ci racconta come il lunedì, giorno di chiusura del circolo, sia fondamentale per completare le attività più impegnative, come la manutenzione extra dei green e dei fairway.
La gestione delle specie da tappeto erboso
Nella manutenzione di un campo da golf è fondamentale scegliere le corrette specie da tappeto erboso: “Utilizziamo la gramigna, che resiste bene alle alte temperature, e in inverno la sostituiamo con il loietto, che tollera meglio il freddo.” Robin ci tiene anche a sottolineare l’importanza di un monitoraggio costante del clima e il suo impatto sull’erba, per avviare eventualmente procedure “d’emergenza” volte a garantire un manto erboso uniforme e in buona salute durante tutto l’anno.
Conclusione: una filosofia del lavoro rigorosa
Il termine della nostra intervista si avvicina, e chiediamo a Robin Bichon quale sia la sua “filosofia” professionale e d’azione: “Non mi piace il ‘Poi vediamo’. In questo lavoro bisogna agire subito, riconoscere un problema e risolverlo immediatamente.” Questa determinazione lo ha guidato fin dagli inizi della sua carriera, portandolo ad affrontare le sfide dei campi da golf con una capacità visionaria attenta, empatica verso i soci del circolo e le loro necessità, ma soprattutto carica di una vitalità coinvolgente, capace di impreziosire ogni luogo che può vantare la collaborazione di questo intraprendente e appassionato superintendent.