mercoledì, 26 Marzo , 2025
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Olgiata Golf Club: oltre il golf, un mondo di storie, aneddoti e incontri

Ci sono luoghi che riescono a coniugare storia e modernità, esclusività e accoglienza, tradizione e apertura. L’Olgiata Golf Club è uno di questi. Incastonato tra le colline appena fuori Roma, è un rifugio per chi ama il golf, certo, ma anche per chi cerca un ambiente raffinato e rilassato, lontano dal caos cittadino. Il verde impeccabile dei fairway si mescola al calore di una clubhouse che, d’inverno, accoglie con i caminetti accesi e, d’estate, invita a godersi un pranzo all’aperto con vista sulla piscina. Un tempo simbolo di un’élite inaccessibile, oggi l’Olgiata è un circolo che ha saputo evolversi, mantenendo il prestigio della sua storia ma aprendosi a una dimensione più ampia e conviviale. È il luogo dove gli appassionati si ritrovano per affinare il proprio swing, ma anche dove famiglie e amici si incontrano per eventi, tornei e momenti di puro piacere. Qui, il golf è un collante sociale, un pretesto per stare insieme, costruire relazioni e vivere un’esperienza che va ben oltre il semplice sport.


Ridurre l’Olgiata Golf Club a un semplice campo da golf sarebbe un po’ come dire che il Colosseo è solo un vecchio anfiteatro. Fondato nel 1961, il club è stato per decenni un punto d’incontro per l’élite romana, un luogo di connessione per imprenditori e professionisti che qui hanno intrecciato rapporti, stretto mani e, perché no, discusso affari tra un birdie e un bogey. Ma l’Olgiata di oggi è qualcosa di più. Pur mantenendo la sua vocazione di circolo esclusivo e raffinato, si è aperto a una dimensione più ampia, diventando un luogo di incontro moderno, accessibile e ricco di vita.

L’atmosfera del club ha saputo evolversi con il tempo, abbracciando un’idea di golf che non è solo sport, ma anche convivialità e benessere. La clubhouse, con i suoi caminetti accesi d’inverno e i saloni accoglienti, offre un rifugio caloroso e familiare, dove soci e ospiti si incontrano non solo per giocare, ma per vivere momenti di condivisione. Il ristorante, amato e apprezzato per la qualità indiscussa della sua cucina, è un elemento centrale dell’esperienza all’Olgiata. D’estate, i tavoli all’aperto di fronte alla piscina creano un’atmosfera rilassata ed elegante, mentre d’inverno, il calore degli interni e la cura nei dettagli rendono ogni pasto un’esperienza raffinata. Grazie alla sua capacità di esaltare ogni evento con portate e buffet prelibati, il ristorante è diventato un punto di riferimento non solo per i giocatori di ritorno da una partita, ma anche per chi tra ospiti e soci desideri un’esperienza gastronomica di alto livello.

Gli eventi, i tornei e le iniziative culturali hanno trasformato l’Olgiata in un centro sociale dinamico, capace di unire tradizione e modernità. Oggi, chi varca i cancelli del club non trova soltanto un luogo per affinare il proprio swing, ma una comunità viva e accogliente, dove il piacere di stare insieme è parte integrante dell’esperienza.

Un rifugio esclusivo per tutti

Immaginate, se volete, un angolo di paradiso terrestre dove il tempo sembra essersi fermato, un luogo in cui la frenesia della vita moderna è solo un’eco lontana. Questo è l’Olgiata Golf Club, un’oasi di serenità situata a nord di Roma, immersa in una campagna che sembra uscita da un dipinto rinascimentale. Questo club, negli anni ’60 è diventato subito il punto di ritrovo prediletto per l’élite romana, offrendo un ambiente esclusivo e riservato dove imprenditori, aristocratici e celebrità potessero rilassarsi lontano dagli sguardi indiscreti. Poi, via via nel tempo, la combinazione di strutture sportive di alto livello e un’atmosfera di raffinata eleganza ha reso l’Olgiata un simbolo di prestigio e distinzione nella capitale italiana per tutti gli appassionati di questo meraviglioso sport.

IL CIRCOLO DEL GOLF olgiata oltre il golf 02

Tra le storie affascinanti che circondano l’Olgiata Golf Club, una in particolare spicca per il suo fascino cinematografico. Negli anni Ottanta, il club divenne un punto di ritrovo per le troupe cinematografiche e attori di fama internazionale. Fu in questo contesto che Silvio Grappasonni, figlio del leggendario golfista Ugo Grappasonni, ebbe l’opportunità di giocare nove buche con Sir Sean Connery, l’indimenticabile James Bond. In una nostra intervista, Silvio ha raccontato con entusiasmo quell’incontro, sottolineando la passione di Connery per il golf e la sua affabilità sul campo. Questo episodio non solo arricchisce la storia del club, ma evidenzia anche l’attrazione che l’Olgiata ha sempre esercitato su personalità di spicco del cinema internazionale e non solo.

Negli anni ’60 e ’70, mentre l’Italia viveva il suo boom economico, l’Olgiata divenne il punto di ritrovo di figure di spicco della finanza e dell’industria. Non era raro vedere, tra un tee shot e un putt, imprenditori come Gianni Agnelli o Enrico Mattei discutere con politici e banchieri in incontri che sembravano semplici partite amichevoli, ma che spesso si concludevano con strette di mano determinanti per il destino dell’economia italiana.

Un frequentatore assiduo, e forse il più enigmatico, era il Cardinale Paul Marcinkus, capo dello IOR (la cosiddetta “banca del Vaticano”), che si dice trascorresse molte ore sui green del club. Marcinkus, noto per la sua influenza finanziaria dietro le mura vaticane, era un uomo schivo, ma qui, sul campo di golf, circondato da un’atmosfera conviviale ma riservata, sembrava rilassarsi, mescolandosi non solo con l’élite economica e politica romana. Il suo gioco era descritto come solido ma prudente, un riflesso forse della sua strategia anche fuori dal campo​.

Nel corso degli anni, infine, l’Olgiata Golf Club ha ospitato numerosi eventi di rilievo, consolidando la sua reputazione a livello internazionale. Tra questi, spiccano l’Eisenhower Trophy nel 1964 e due edizioni della World Cup nel 1968 e nel 1984. Inoltre, il club è stato teatro di diverse edizioni dell’Open d’Italia, attirando golfisti di fama mondiale come Tony Jacklin, Ian Poulter, Edoardo Molinari e Bernd Wiesberger. Questi tornei hanno elevato il profilo dell’Olgiata nel panorama golfistico, così come hanno anche rafforzato il suo status come luogo di incontro per l’élite del golf internazionale.

Un club di golf come nessun altro

IL CIRCOLO DEL GOLF olgiata oltre il golf 03

Ricapitolando: ridurre l’Olgiata Golf Club a un semplice paradiso per gli amanti dello swing sarebbe un errore tanto grossolano quanto pensare che la Fontana di Trevi sia solo un rubinetto un po’ elaborato. Il club, oltre a essere il campo di gara di alcuni dei più prestigiosi tornei di golf italiani, è anche un raffinato epicentro di attività sociali e culturali che farebbero impallidire persino il più blasonato circolo londinese. Prendiamo ad esempio uno dei tanti tornei rituali che si giocano qui ogni anno, il “Ladies & Gentlemen Day”. Una giornata che sembra uscita da un romanzo di Evelyn Waugh: un mix perfettamente orchestrato di competizione sportiva, chiacchiere sugli ultimi gossip capitolini e magari da concludere con un’allegra degustazione di vini e che può trasformare una semplice partita in qualcosa di molto più interessante di un nuovo record personale sul green (per quanto non guasti affatto).

Il club è anche solito ospitare eventi di particolare interesse come incontri ispirati all’arte, al cinema, al benessere, che in altre circostanze potrebbero sembrare il classico pretesto per riunire un gruppo di persone a discutere davanti a un bicchiere di prosecco, ma che qui spesso si trasformano in vere e proprie serate di approfondimento. Ad esempio, si narra tra i corridoi del Circolo che un pomeriggio particolarmente acceso di discussioni sul Rinascimento italiano sia finito con un’insolita sfida: chi riusciva a citare più opere di Caravaggio in meno di trenta secondi vinceva un bicchiere di Barolo. Si dice che il vincitore ne abbia citate otto prima di finire sotto il tavolo!

Al di là delle butade, queste iniziative testimoniano l’abilità dell’Olgiata nel reinventarsi senza mai tradire la propria anima di circolo votato al nobile sport del golf. Se un tempo era il rifugio esclusivo di un’élite finanziaria e culturale, oggi è un crocevia di esperienze, dove il golf è solo il filo conduttore di una narrazione più ampia. Ad ulteriore esempio, il club organizza regolarmente anche tornei di burraco e bridge (di cui è sede ufficiale affiliata alla Federazione e al CONI), offrendo ai soci un’alternativa di intrattenimento che va oltre il green. Insomma, chiunque varchi i suoi cancelli scoprirà un luogo che non è solo un club, ma una piccola, vibrante comunità, un posto in cui ogni giornata può trasformarsi in una storia da raccontare.

Paul Fasciano
Paul Fascianohttp://www.circolodelgolf.it
Paul k. Fasciano è un Mental Coach prestato al mondo del golf e della comunicazione. E' anche Consulente, Editore e Autore. EMCC Ambassador.
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