giovedì, 16 Maggio , 2024
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Maurizio Alvino: il suo viaggio dal green al ristorante dell’Olgiata Golf Club

Maurizio Alvino ci accoglie con un sorriso radioso. La sua presenza è come un caldo sole primaverile che illumina il ristorante dell’Olgiata Golf Club. Maurizio è molto più di un socio del ristorante: è l’anima, la storia, il cuore pulsante di questo luogo. La sua carriera qui è iniziata quando aveva solo 11 anni, nel lontano 1972, quando ha cominciato a fare il caddie. I suoi occhi brillano mentre ricorda i primi passi in questo mondo.

Maurizio, l’Olgiata Golf Club è un luogo familiare per te. Potresti raccontarci le tue prime esperienze qui e come è iniziata la tua avventura?

Avevo appena 11 anni quando ho messo piede per la prima volta in questo Club, nel 1972. Non ero qui per giocare, ma per lavorare come caddie. In quel periodo, i caddie raccoglievano le palline a mano, un’esperienza che potrebbe sembrare faticosa, ma che per me era un’autentica scuola di vita.

Quell’attività quotidiana mi ha permesso di imparare a giocare a golf: ogni sera, raccoglievo le palle sparse nel campo pratica e poi, insieme ai miei compagni caddie tra cui c’era anche Ugo Grappasonni, diventato un vero mito nel golf italiano, tiravo ogni sera circa 500 palle. E’ così che ho iniziato a comprendere l’arte dello swing nel golf: tanta esperienza che mi ha consentito di elargire consigli ai golfisti dei quali portavo la sacca durante le gare.

Un ricordo indelebile è legato all’Open d’Italia del ’73, che si è svolto qui all’Olgiata. All’inizio, la mia giovane età sembrava essere un ostacolo: ero troppo piccolo, dicevano. Ma il destino aveva altre idee. Quando è mancato un caddie, mi hanno chiamato per sostituirlo. Il golfista per cui lavoravo si chiamava Croce, un nome che non ho mai dimenticato. Alla fine del secondo giorno, mi ha dato 50.000 lire – una somma enorme per un ragazzino dell’epoca, quasi metà dello stipendio mensile di mio padre, che era un impiegato comunale. Ricordo ancora la dimensione di quella banconota, era grande come un sogno per me.

Quella esperienza mi ha permesso non solo di entrare nel mondo del golf, ma anche di comprendere il valore del duro lavoro e l’importanza di sfruttare al massimo ogni opportunità.

Maurizio è cresciuto all’interno del club, maturando e passando da un ruolo all’altro: dal caddie al lavapiatti, dall’aiuto cameriere al gestore del ristorante dell’Olgiata Golf Club. Ogni passo, ogni salto di qualità è stato il risultato di anni di duro lavoro e dedizione.

Maurizio, il tuo percorso è stato davvero insolito, passando dalle verdi distese del campo da golf ai profumi e ai sapori della cucina del ristorante. Potresti raccontarci come è avvenuto questo passaggio?

Assolutamente, è un passaggio che ha segnato una svolta fondamentale nella mia vita. Dopo due anni trascorsi come caddie, ho avuto l’opportunità di intraprendere un nuovo cammino all’interno del ristorante dell’Olgiata Golf Club. Iniziai come lavapiatti, una posizione umile ma che mi ha insegnato il valore del duro lavoro e il rispetto per ogni singolo ruolo all’interno di una cucina.

Il mio primo giorno in cucina è inciso nella mia memoria come se fosse ieri. Ero un ragazzino di 13 anni e mi trovai di fronte a una montagna di piatti da lavare, resti di un banchetto che aveva ospitato 2.300 persone. Quella sera, tornai a casa esausto e in lacrime, travolto dall’immensità del compito che avevo affrontato.

Ma non mi sono lasciato abbattere. E così, dopo tre mesi trascorsi immerso nell’acqua saponata e tra piatti e bicchieri, mi hanno dato l’opportunità di passare in sala. Era un cambiamento, un nuovo mondo da scoprire e conquistare.

Con il passare del tempo, la mia determinazione e la mia passione mi hanno permesso di scalare le posizioni. Ho imparato ogni aspetto del funzionamento del ristorante, ho conosciuto i fornitori, ho imparato a conoscere i gusti dei clienti e a gestire un team. Infine, sono arrivato a diventare socio del ristorante, un ruolo che riempie di orgoglio ogni giorno della mia vita.

ristorante dellOlgiata Golf Club Maurizio Alvino 02

Quali ritieni siano i punti di forza del tuo team e come avete raggiunto l’eccellenza per cui siete riconosciuti oggi?

Siamo un team unito e fortemente motivato, un vero e proprio nucleo di lavoro fatto da persone che amano profondamente quello che fanno. Oltre a me, ci sono Antonello, Domenico e il nostro bravissimo cuoco Andrea, e poi c’era Franco che è andato in pensione l’anno scorso. Ognuno di noi porta il proprio contributo unico e indispensabile, e spesso ci troviamo a fare il lavoro di tre persone, ma è un impegno che affrontiamo con passione e dedizione.

Uno dei nostri punti di forza è sicuramente la capacità di lavorare insieme, di comprenderci quasi a occhi chiusi. Questa sinergia ci permette di coordinarci in maniera efficiente, rendendo ogni servizio un’esperienza impeccabile per i nostri clienti. il nostro team è davvero il motore del ristorante dell’Olgiata Golf Club. Il pasticcere, i cuochi e noi soci – siamo tutti dedicati a creare una esperienza culinaria indimenticabile per i nostri clienti.

Il piatto più richiesto al ristorante dell’Olgiata Golf Club

Qual è il tuo piatto preferito del ristorante?

Posso dirti qual è il piatto più richiesto del ristorante dell’Olgiata Golf Club: gli spaghetti alle vongole. Il loro segreto risiede in due fattori: la freschezza e la tecnica. A differenza di molti altri ristoranti, noi apriamo le vongole al momento. Questo garantisce che il sapore del mare sia catturato in ogni boccone. Se le vongole vengono aperte troppo presto, come spesso accade altrove, tendono a seccarsi, perdendo molto del loro sapore autentico.

La seconda parte del segreto risiede nella nostra tecnica di cottura. Quando gli spaghetti sono al dente, aggiungiamo un po’ dell’acqua di cottura alle vongole. Questo crea una sorta di ‘cremina’ che avvolge gli spaghetti, arricchendoli del sapore unico delle vongole. È un dettaglio che può sembrare piccolo, ma fa una grande differenza nel piatto finale.

Dedichiamo molta attenzione anche ai nostri fornitori. Scegliamo con cura i prodotti che utilizziamo, garantendo che siano di altissima qualità. Per esempio, il nostro pesce proviene da Nettuno, una località rinomata per la freschezza dei suoi prodotti ittici. Io personalmente dedico ogni lunedì, giorno di chiusura del club, all’acquisto di eccellenti materie prime prodotte in altre regioni, come i tartufi freschi: quelli bianchi, che si trovano in autunno, sono davvero strepitosi.

Un’attenzione ai dettagli che ci permette di offrire ai nostri ospiti un’esperienza culinaria d’eccezione e che rende speciali il nostro ristorante e i nostri piatti.

Oltre al tuo amore per il golf e alla tua dedizione alla cucina, ho sentito dire che c’è un’altra passione che occupa il tuo tempo libero. Potresti raccontarci di più?

Sì, infatti, il mio terzo amore, dopo il golf e la cucina, è senza dubbio il mondo delle auto d’epoca. Ho una collezione piuttosto consistente – diciamo che è un hobby che è diventato un po’ più di un hobby. Al momento ho 16 auto d’epoca, tutte meticolosamente restaurate e mantenute. Non si tratta solo di veicoli, ma di pezzi di storia che raccontano un passato affascinante.

E non sono solo le auto. Ho anche una passione per le Vespe e le Lambrette, i classici scooter italiani. Sono icone del design italiano e simboli di un’epoca passata che ha un fascino tutto suo.

Nonostante la mia collezione, ho solo due veicoli assicurati per l’uso stradale – una Ferrari 348 e una Peugeot 205 Rally. Queste sono le macchine con cui ogni tanto mi concedo un giro, solo per il puro piacere di guidare.

Maurizio, immagino che il tuo ruolo come socio del ristorante e le tue varie passioni possano occupare gran parte del tuo tempo. Riesci ancora a trovare l’occasione per colpire qualche pallina sul green?

ristorante dellOlgiata Golf Club Maurizio Alvino 04
Il team del ristorante dell’Olgiata Golf Club

Ah, il golf. Sì, è un amore che non si dimentica. Ma devo ammettere, con un po’ di malinconia, che negli ultimi anni la mia vita è stata così piena che il tempo per il golf è diventato sempre più scarso. Lavoro nel ristorante dell’Olgiata Golf Club per circa 14 ore al giorno, quindi, purtroppo, non entro in un campo da golf ormai da 7 anni.

Ogni tanto, mi ritrovo a sognare di essere di nuovo sul campo con l’erba fresca sotto i piedi e il suono familiare del bastone che colpisce la pallina. Ma poi torno alla realtà e al lavoro che amo, al ristorante.

Nel ristorante dell’Olgiata avete ospitato una varietà di eventi. Potresti parlarci un po’ di più di queste esperienze?

Con piacere! Con i miei soci Antonello, Andrea, Domenico e gli altri ragazzi del team, amiamo creare esperienze uniche e indimenticabili. Non ci limitiamo a servire cibo e bevande, ma cerchiamo di creare un’atmosfera, di raccontare una storia.

Ricordo un evento in cui abbiamo trasformato il bar al piano inferiore in una pizzeria e servivamo supplì nella buvette della buca 18. Abbiamo organizzato serate a base di champagne e aragoste o addirittura, in un’occasione, abbiamo usato una vecchia Topolino familiare come elemento di scenografia per creare un’atmosfera rustica e accogliente. Abbiamo riempito il baule con paglia e distribuito a 500 persone fritti da cartocci di carta.

Forse l’evento più insolito che abbiamo organizzato è stato quando abbiamo messo una barca all’interno dell’area ristorante. L’abbiamo riempita con una varietà di frutti di mare, circondati da ghiaccio secco per mantenerli freschi. È stato come portare un pezzo di mare all’interno del circolo.

Ovviamente, la pandemia ha messo un freno a molte delle nostre attività, ma stiamo ripartendo con nuovi eventi al ristorante dell’Olgiata Golf Club, come il prossimo del 26 maggio, la “Festa di Primavera con i colori dei fiori” per la quale abbiamo previsto un menù d’eccezione “floreale” ricco di colori e sapori. La serata sarà inoltre accompagnata dalla performance musicale di due professionisti: Angelica Cinquantini, attrice, cantante e ballerina, volto noto de “I Cesaroni” e del recente spettacolo “Casanova Opera Pop” al Teatro Brancaccio, e Luigi De Martino.

ristorante dell'Olgiata Golf Club - menù
Il menù della serata del 26 maggio

Per concludere, chiediamo a Maurizio del suo rapporto con l’Olgiata Golf Club. Come è stato nel corso degli anni?

Il nostro rapporto con l’Olgiata Golf Club è sempre stato estremamente positivo. Abbiamo una relazione solida e di lunga data, basata sulla fiducia reciproca e sul rispetto. Ogni anno rinnoviamo il nostro contratto annuale, un segno tangibile della stima e dell’apprezzamento che il circolo ha per noi.

Siamo consapevoli della responsabilità che abbiamo nel rappresentare il ristorante dell’Olgiata Golf Club, e ci impegniamo al massimo per mantenere gli alti standard di qualità e professionalità che sono diventati la nostra firma distintiva. Questo ci ha permesso di guadagnare la fiducia e il rispetto dei soci del circolo, che siamo felici di accogliere.

Maurizio Alvino è la testimonianza vivente che con passione, dedizione e duro lavoro si possono raggiungere i propri sogni. La sua storia è un esempio per tutti noi, un inno alla perseveranza e all’amore per quello che si fa.

Paul Fasciano
Paul Fascianohttp://www.circolodelgolf.it
Paul k. Fasciano è un Mental Coach prestato al mondo del golf e della comunicazione. E' anche Consulente, Editore e Autore. EMCC Ambassador.
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