Benvenuto ottobre, benvenute ottobrate romane. Sopravvissuti al periodo più caotico per i circoli del Lazio e soddisfatti per la grandiosa vittoria dell’Europa nella Ryder Cup, siamo pronti a farvi vivere un mese pieno di gare avvincenti. L’autunno regalerà al nostro campo dei colori meravigliosi, rendendolo ancora più affascinante.
Speciale: L’EUROPA CONQUISTA LA RYDER CUP DI ROMA
Abbiamo trionfato con un punteggio di 16 e mezzo contro 11 e mezzo e non era affatto scontato. L’atmosfera che si respirava al Marco Simone era incredibile e l’organizzazione impeccabile, questa edizione della Ryder Cup è stata un successo straordinario!
L’Europa non vinceva dal 2018 e anche lì era stato Tommy Fleetwood, con la sua freddezza, a regalarci l’ultimo fondamentale punto. Un ragazzo con una umiltà unica, un campione straordinario che ha regalato ancora una volta questa coppa all’Europa. Chi ha avuto la fortuna di assistere dal vivo all’evento lo ricorderà per sempre. La squadra europea ha dimostrato una qualità di gioco impeccabile fin dal primo giro, mettendo subito in difficoltà gli americani nei match foursome di venerdì mattina, che si sono conclusi con un punteggio totale di 4 a 0.

Anche nel pomeriggio i risultati dei match giocati con formula “quattro palle” sono stati eccezionali, con un punteggio totale di 6 e mezzo per l’Europa a 1 e mezzo per il team USA, permettendo all’Europa di guadagnare terreno e andare verso il weekend con maggior leggerezza. Nella giornata di sabato la coppia formata da Viktor Hovland (norvegese) e Ludvig Aberg (svedese) ha sfidato gli americani Scottie Scheffler e Brooks Koepka nel foursome della mattina, segnando il record della più grande vittoria nella storia della Ryder Cup. Il match, infatti, è finito alla buca 11 con un risultato di 9 & 7 per gli europei. Domenica sono andati in scena i 12 match-play singoli, decisamente più frizzanti di come ce li saremmo aspettati, infatti gli americani hanno resistito fino all’ultimo nonostante l’impresa fosse davvero ardua. Anche loro hanno dimostrato tanta tenacia e soprattutto di essere, non a caso, tra i golfisti più forti del mondo.
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