Il campo di golf del Royal Park I Roveri a Torino ha ospitato l’Open d’Italia Disabili, un torneo internazionale di golf per atleti diversamente abili organizzato dall’European Disabled Golf Association (EDGA). Tra i partecipanti, uno svedese si è distinto per la sua forza di volontà, la sua abilità tecnica e la sua grinta. Si tratta di Rasmus Lia, che ha vinto il torneo dopo una lunga e impegnativa battaglia sul campo di gioco.
Un nuovo campione all’Open d’Italia Disabili
Lia si è alzato fiero mentre la folla urlava, le lacrime scorrevano sul suo viso mentre sollevava il trofeo in alto sopra la testa. È stato un momento che aveva sognato per anni e finalmente era suo, dopo aver partecipato ad un torneo estenuante sul difficile percorso del Royal Park I Roveri di Torino, Italia.
Rasmus Lia ha appena vinto l’Open d’Italia Disabili, il prestigioso torneo internazionale di golf per atleti diversamente abili organizzato dall’European Disabled Golf Association (EDGA). Il giocatore svedese, n°7 del world ranking EDGA conquista il suo terzo titolo internazionale dimostrando grande abilità, eseguendo colpo dopo colpo con precisione e grazia, terminando il torneo con un totale di 145 colpi.
Tommaso Perrino, 5° nella classifica “strokeplay medal”, si conferma campione italiano. Azzurre protagoniste con le vittorie di Luisa Ceola (“strokeplay pareggiata”) e Alessandra Donati (“stableford”).
Il Royal Park I Roveri di Torino è stato lo scenario ideale per questa emozionante competizione. Un circolo di golf di classe mondiale, che si estende su una superficie di oltre 800.000 metri quadrati il cui campo da golf è stato progettato dal famoso architetto americano Robert Trent Jones Sr.
Numerosi ostacoli d’acqua e sfidanti caratteristiche tecniche hanno reso il circolo la location perfetta per ospitare l’Open d’Italia Disabili, un torneo di golf altamente competitivo che richiede una grande abilità e precisione. Grazie alla sua reputazione internazionale e alla sua eccellente infrastruttura, il Royal Park I Roveri è stato in grado di fornire un’esperienza di gioco di alto livello ai golfisti disabili provenienti da tutto il mondo, dimostrando il suo impegno per l’accessibilità e l’inclusione nello sport del golf.

La storia di Rasmus Lia: dallo sci al golf
Mentre la folla lo incitava, Lia ha ripensato all’incidente che ha cambiato la sua vita per sempre. A dodici anni, appassionato di sci, ha subito un terribile incidente che gli ha lasciato lesioni che lo avrebbero cambiato per sempre. Ma Lia è un atleta dotato di un mindset vincente ed ha rifiutato che la tragedia lo definisse e si è invece rivolto al golf come un nuovo modo per sfidarsi e perseguire la sua passione per lo sport.
Con questa vittoria, Lia ha dimostrato che il golf è veramente uno sport per tutti ed è stato questo il sentimento condiviso da ogni partecipante e spettatore ad un torneo che ha posto una forte attenzione sull’inclusività manifestando un preciso allineamento agli obiettivi del Progetto Ryder Cup 2023.
Ma Lia non è stato l’unico campione all’Open d’Italia Disabili. Luisa Ceola ha dominato nella categoria “Strokeplay pareggiata”, conquistando sia il titolo che il premio “Migliore donna”. E Tommaso Perrino ha continuato la sua impressionante corsa, vincendo la categoria “strokeplay assoluta” e consolidando il suo posto tra i migliori golfisti italiani.
Un torneo inclusivo e accessibile a tutti
Il torneo è stato una vera celebrazione dello sport e degli atleti che lo rendono grande. Con il supporto di sponsor come Sanofi e partner istituzionali come il Comitato Italiano Paralimpico e l’EDGA, è stato una testimonianza del potere della collaborazione e del lavoro di squadra.
Per Lia e tutti gli altri concorrenti, l’Open d’Italia Disabili è stata l’occasione per mostrare i loro talenti, superare i loro limiti e ispirare gli altri a non mollare mai i propri sogni, indipendentemente dagli ostacoli che potrebbero incontrare. Lia ne è perfetto emblema oggi: il numero 7 del world ranking, infatti, ha avuto bisogno di soli 145 colpi per aggiundicarsi questa edizione dell’Open, grazie a una perfetta combinazione di tecnica, precisione e forza di volontà.


