E’ notizia recente: una nuova e significativa collaborazione è stata siglata tra Le Miniere Golf Club Ssd e la cooperativa sociale Koinè. L’obiettivo principale è quello di rendere il golf accessibile a persone fragili, attraverso un percorso che include attività sportive, formazione per la manutenzione delle aree verdi, e persino inserimenti lavorativi. Si tratta di un’iniziativa che va oltre l’aspetto sportivo, trasformando il golf in uno strumento di integrazione e supporto per chi vive in situazioni di vulnerabilità.
Una rinascita dalle miniere al verde del golf
Cavriglia continua a far parlare di sé nel verde mondo del golf italiano. Le Miniere golf club sorge poco distante, in un luogo dal passato carico di significato storico. Quella che un tempo era un’area mineraria, impiegata per l’estrazione della lignite destinata alla centrale elettrica, è stata trasformata in uno spazio verde lussureggiante. “Questo è un luogo unico in Italia,” ha dichiarato il sindaco di Cavriglia, Leonardo Degl’Innocenti o Sanni, durante la cerimonia di firma dell’accordo. Sopra 70 metri di terre di riporto, recuperate dalle vecchie miniere a cielo aperto, oggi splende un prato verde perfettamente curato. Un esempio concreto di come un’area degradata possa diventare un simbolo di rinascita e di rigenerazione ambientale e sociale.
L’iniziativa di trasformare queste terre è stata possibile grazie a una collaborazione tra l’amministrazione comunale e un gruppo di appassionati del golf. Questa visione lungimirante ha permesso di dare una nuova vita all’area, oggi destinata non solo alla pratica del golf, ma anche a molte altre attività all’aperto, come circuiti ciclopedonali, percorsi benessere, e un centro polivalente. Il sindaco ha sottolineato: “Abbiamo valorizzato una vasta area destinandola a turismo e sport con circuiti ciclopedonali, percorsi benessere, centro polivalente, parco giochi.” Adesso, con l’accordo con Koinè, il club compie un ulteriore passo verso l’inclusione sociale, rendendo il golf un’attività aperta a tutti, indipendentemente dalle condizioni di partenza.
Un progetto per rendere il golf davvero inclusivo
La collaborazione con la cooperativa Koinè porta con sé una grande promessa di inclusività. I presidenti Leno Chisci ed Elena Gatteschi hanno espresso l’entusiasmo per questa iniziativa: “L’incontro tra il mondo Koinè, fatto di una gamma di servizi e progetti di tipo sociale-educativo-riabilitativo che quotidianamente coinvolge circa 3.000 persone tra asili, Rsa, centri diurni e servizi territoriali, e la Società sportiva dilettantistica Le Miniere golf club, impegnata da sempre nel promuovere in tutte le fasce d’età, con o senza fragilità, la disciplina sportiva del golf, può rappresentare una straordinaria opportunità per realizzare nuovi progetti di socializzazione e abilitazione per alcune di queste persone”.
Nell’ambito di questa iniziativa, sono previste diverse attività pensate per coinvolgere persone con fragilità in modo graduale e personalizzato. Alcune di queste includono visite guidate al golf club, dove piccoli gruppi potranno esplorare gli spazi, conoscere le diverse attività e partecipare a momenti di socializzazione e aggregazione. Per i più giovani, in particolare per adolescenti accompagnati da educatori, è prevista la possibilità di avvicinarsi alla pratica del golf, iniziando un percorso che potrebbe portarli a praticare lo sport in modo autonomo o in piccoli gruppi.
Formazione, inclusione e lavoro: una nuova prospettiva
L’inclusione, come detto, non riguarda solo la pratica sportiva: l’accordo prevede anche un focus sull’inserimento lavorativo. La manutenzione delle aree verdi e delle strutture del club rappresenta un’opportunità concreta per imparare una professione e partecipare a tirocini formativi, sia in gruppo sia a livello individuale. Chisci e Gatteschi hanno chiarito: “Lavoreremo a progetti di formazione e tirocini lavorativi individuali o di gruppo di manutenzione delle aree verdi e delle strutture del centro. Pensiamo anche all’organizzazione di eventi sui temi dello sport e della fragilità sociale e a programmi di formazione congiunta per operatori dei rispettivi settori.”
Inoltre, sono in cantiere programmi di formazione congiunta per educatori, operatori sociali e addetti del golf club, con l’obiettivo di condividere competenze e conoscenze per garantire la migliore assistenza e il massimo coinvolgimento delle persone fragili. L’inclusione passa attraverso la professionalità e la condivisione, e questo progetto punta a creare un ambiente dove tutte le parti coinvolte possano crescere e imparare insieme.
Il golf italiano: una nuova apertura verso la società
Il golf in Italia è tradizionalmente visto come uno sport elitario, ma progetti come quello tra Le Miniere golf club e Koinè stanno lentamente cambiando questa percezione. Negli ultimi anni, la Federazione Italiana Golf ha intrapreso numerose iniziative per promuovere il golf nelle scuole e rendere questo sport più accessibile. La Ryder Cup del 2023, ospitata a Roma, ha dato una grande visibilità al golf nel nostro Paese, ispirando nuovi potenziali praticanti e rafforzando la percezione del golf come un’attività che può essere praticata da tutti.
In questo contesto, il progetto di Cavriglia si inserisce come un esempio virtuoso di come il golf possa diventare anche un’opportunità di inclusione sociale. Aprire i campi da golf alle persone con fragilità, offrendo non solo la possibilità di giocare ma anche di formarsi professionalmente, rappresenta un messaggio forte di cambiamento e di volontà di abbattere le barriere.
Il valore dello sport come motore di inclusione
Dunque un pensiero doveroso su questo: in un mondo sempre più attento all’inclusione sociale e alla sostenibilità, lo sport può svolgere un ruolo centrale nel migliorare la qualità della vita delle persone. L’iniziativa di Le Miniere Golf Club e Koinè va al di là della semplice collaborazione sportiva, rivelandosi come un progetto di vita per molte persone. Dare la possibilità di praticare il golf, di formarsi e di lavorare in un ambiente accogliente e ben strutturato significa creare opportunità laddove spesso ci sono solo limiti e difficoltà.
“I progetti nascono dalla grande volontà e convinzione che ci unisce nel metterlo in campo,” hanno sottolineato i presidenti delle due realtà. Questo spirito di unione e collaborazione è la chiave per rendere questo percorso non solo un successo, ma un modello replicabile anche altrove.
Progetti come questo dimostrano che il golf può essere uno sport per tutti, non solo per chi ha possibilità economiche o capacità atletiche straordinarie. Il vero potenziale del golf risiede nella capacità di unire le persone, abbattere barriere e offrire una prospettiva di miglioramento personale e sociale.